work in progress

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18 maggio 2012

In viaggio...

Il mio viaggio comincio' nel 1994. Un evento imprevedibile e irrimediabile sconvolse la mia vita facendomi perdere certezze e la beata incoscienza di chi si sente "in una botte di ferro"...

Persi mia madre. In una settimana.
Ricoverata per un malore non usci' mai piu' dall'ospedale, lasciandomi basita e sconvolta con un vuoto che non riuscii mai piu' a colmare e con l'incubo di non sapere cosa le fosse successo.  I medici non capirono e si limitarono ad una diagnosi generalizzata e Mio padre rifiuto' l'autopsia per non infierire.
Pochi attimi prima che il medico di turno ci comunicasse la notizia mi trovavo nella cappella dell'ospedale dove piangendo pregavo Dio di non portarmela via ( come se dentro di me sapessi che stava succedendo) ma Dio non mi ascolto' e si compi' la sua volontà.
Da allora comincio' il mio cammino. La cercavo, volevo  sapere dove si trovasse, se fosse in pace,
e perchè Dio avesse scelto proprio Lei che non aveva mai fatto male a nessuno e che era la luce della nostra famiglia...mia madre...che nonostante non avesse avuto una vita facile era sempre allegra e dava sempre forza e coraggio a tutti . Ero la sua figlia preferita e facevamo tutto insieme. Di me sapeva tutto e sapeva come prendermi. Ero arrabbiata con Lui perchè non capivo, non capivo e soffrivo, avevo pregato singhiozzando ma lui non mi aveva ascoltata...e comincio' il mio calvario... ero stata io a pregarlo e non ero stata esaudita,  la presi come una punizione ed inizio' il mio senso di colpa. E' colpa mia pensavo...Sono stata punita...anche se non sapevo per cosa...E gli voltai le spalle cercando le risposte in falsi profeti che mi parlavano di lei.

Volevo penetrare il segreto della sua morte, volevo sapere dov'era, non mi rassegnavo. Ma dovevo fermarmi avevo paura e c'era mio padre di cui preoccuparmi, mio padre rimasto monco come se gli avessero tagliato un braccio o una gamba. Stavano insieme da 45 anni tra fidanzamento e matrimonio. E ciascuno non immaginava la sua vita senza l'altro. Ma tocco' a mio padre rimanere da solo.

Impiegai quattro lunghi anni per rimettere la mia vita su binari di pseudo normalità. Ripristinare gli equilibri familiari, lavorare, uscire con gli amici, vivere normali amori...ma qualcosa era cambiato in me...una parte di me era morta per sempre...

Iniziai un percorso spirituale, con un meraviglioso sacerdote che mi sopportava e mi capiva senza giudicare,
assetata cercavo risposte a domande sempre piu' pressanti, volevo spiegare tutto con la razionalità e con la mente. Il cuore non c'era. Non c'era piu'. Non provavo nulla. Non sentivo la fede Non mi abbandonavo.

Ma agli uomini non è dato capire nè giudicare i disegni di Dio ed il mio cammino continua.




Mi spiace, Perdonami, Grazie, Ti amo
(Mantra tratto da oponopono)

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